Giorno 138-158: Il Vietnam, con i suoi paesaggi e la sua tragica storia

 Rieccoci qui! Sono passate tre settimane da quando ci siamo sentiti l'ultima volta, in procinto di lasciare il Laos. Come detto, invece di prendere un terribile bus che ci avrebbe messo quasi due giorni di viaggio optiamo per un comodo aereo che in un'oretta ci porta alla capitale del Vietnam, Hanoi! Questa è la mia seconda visita in Vietnam, la prima nel 2018 ormai 5 anni fa, a riguardare la pianificazione che avevo fatto dovevo essere impazzito, semplicemente avevo cercato di seguire un piano letteralmente infattibile, infatti ricordo che arrivai ad Hanoi con giorni di ritardo rispetto al programmato, in particolare arrivai il pomeriggio dove poi la sera avrei avuto il volo di ritorno… Che gioventù! E' anche vero che ci siamo abituati a viaggiare con un po' più di calma e all'epoca invece avevo i giorni contati, però veramente, Paolo del passato, ma come cavolo pianificavi le cose!


HANOI, LA CAPITALE


Accogliamo con gioia il ritorno della civiltà! Il Laos è un posto poco abitato e anche nella capitale c'era veramente poca gente in giro, qui invece si cambia decisamente musica. La città è grande e affollata, caotica e rumorosa. Ci rendiamo subito conto che il traffico è molto aggressivo e anche nei giorni successivi concordiamo che è secondo solo a quello indiano in termini di disagio!


Non stiamo molto in città per non posticipare ulteriormente le tappe successive, inoltre pare che dopo mesi di sole a palla la nostra fortuna vacilli e ci prendiamo la prima vera giornata di pioggia, che sarà seguita da molte altre giornate simili. E noi che credevamo di poter inseguire l'estate per sempre! La nostra prima passeggiata è il laghetto principale al centro della città, che segna il primo luogo dove mettiamo piede in cui sono già stato, ricordo bene quando scesi dal bus alle 6 del pomeriggio, quindi già buio, in ritardo di tipo 2 o 3 giorni e mi misi a sedere stancamente su una delle panchine in riva al lago, indeciso su cosa fare prima del volo delle 11 della stessa sera! Questa volta abbiamo potuto fare le cose decisamente con più calma. Tra le cose più carine da segnalare qui, abbiamo visto uno spettacolo chiamato Water Puppet Show, particolarissimo per l'utilizzo di marionette che sembravano galleggiare in acqua.


Per iniziare poi a ripassare qualcosa riguardo la frastagliata storia del Vietnam, è possibile visitare un museo dedicato all'occupazione francese e i soprusi che la popolazione locale ha subito. Stiamo parlando del periodo post seconda guerra mondiale e pre-guerra del Vietnam. Gli europei hanno fatto cose veramente brutte in passato e dare un'occhiata di persona serve molto a rendersi conto di questa cosa.  


Stiamo giusto due notti, dopo vari giorni di riposo a Vientiane sentiamo il bisogno di accelerare ed essere un po' compulsivi! Ci dirigiamo ancora più a nord, nonostante le previsioni del tempo siano brutte decidiamo comunque di tentare (spoiler, tentammo male!).







NEL NORD, A SAPA


Questa nuova tappa si chiama Sapa ed è famosa per i panorami e paesaggi contornati da campi di riso e montagne, tutte cose molto belle se solo non ci fosse un muro di nebbia impenetrabile che non se ne è andato via nemmeno per un attimo! Un po' di sfortuna, vuol dire che tenteremo tra altri 5 anni! In compenso riusciamo ad incontrarci con un amico che sta girando a caso per il mondo da mesi anche lui, incontro pazzesco in quel di Sapa!







Proviamo ad aspettare un giorno in più nella speranza che la nebbia si diradi ma niente, decidiamo di muoverci verso la prossima tappa. Il problema è che è naturalistica anche questa e le previsioni sono pessime per tutta la settimana, dannazione! Cosa fare?


IL LOOP DI HA GIANG


Questa zona del Vietnam non è granché collegata e ogni movimento equivale a mezza giornata di bus, se iniziamo a scendere verso sud non ci torniamo più su, questo è certo. Ma questa attività è un must! Un giro di alcuni giorni in motorino in mezzo alle strane montagne di questa zona, non possiamo farne a meno! La decisione è quella di tentarsela, consapevoli del fatto che potremmo prendere un sacco di pioggia e non vedere nulla. Arriviamo quindi nella cittadina di Ha Giang, dove praticamente tutti gli ostelli organizzano queste gite di vari giorni prevedendo tutto, dai pasti ai luoghi per dormire ad anche il pilota del motorino. D'altronde fare altrimenti è complicato, visto che si tratta di luoghi abbastanza sperduti. Inoltre si viaggia in gruppo quindi può essere divertente. Partiamo quindi, siamo circa 15 quasi tutti con il pilota, il mio ha il casco di Pikachu, grande!


La prima giornata è fredda e nebbiosa, ma siamo ben coperti con tutta l'attrezzatura antipioggia che ci hanno fornito. Stare in gruppo è divertente ma forse vedere qualcosa sarebbe ancora meglio! La sera ci fermiamo in queste guesthouse dove i piloti si divertono insieme ai turisti a cantare al karaoke e a bere. In particolare il nostro gruppo era formato da un gruppetto di classici inglesi ubriaconi e casinari che bevono birra dalla mattina alla sera quindi i nostri anfitrioni hanno trovato bene! E’ stato divertente cantare una canzone famosa per ogni nazionalità (noi siamo andati sul sicuro con Bella Ciao che ormai tutti conoscono per via della Casa di Carta) ma siamo decisamente troppo vecchiardi per ubriacarci con la birretta lager scadente che si trova in giro.


Il secondo giorno c'è un miglioramento! Si inizia a intravedere qualcosa, ed il terzo giorno addirittura sole e caldo! Siamo quasi commossi! In questi giorni gli inglesi avranno bevuto 200 birre, incredibile sono fatti proprio con lo stampino, fedeli allo stereotipo.







Noi abbiamo scelto il tour di tre giorni ma si poteva anche andare oltre. E' stata un'esperienza molto figa che rifaremo tra anni quando torneremo a vedere Sapa con il sole!


VERSO IL MARE, CAT BA E HALONG BAY


Iniziamo la nostra lentissima discesa verso sud! Via dall'inverno verso le spiagge! Scendiamo con un night bus verso l'isola di Cat Ba (che vuol dire isola delle donne per via di una leggenda che narra di come i pescatori di alcuni secoli fa trovarono i cadaveri di alcune donne sulle coste, erigendo per loro dei templi) per un po' di beach time, cosa che riusciamo a fare solo il primo pomeriggio perché poi il sole sparisce per giorni, e che palle! Fortuna che fa caldo e non piove! Ci tratteniamo qualche notte qui, esplorando l'isola con il motorino e facendo la classica crocierina nella baia di Ha long, un arcipelago con moltissimi faraglioni, veramente bello fare il bagno tra questi panorami!







Ora dobbiamo capire un attimo cosa vogliamo fare. Il Vietnam è lungo e la nostra idea era quella di passare capodanno sulle isole Thailandesi, dobbiamo quindi farci due calcoli. Inoltre da qui a Ho Chi Minh, la maggiore città del sud, è tutta costa ma il tempo non è dei migliori, dobbiamo farci un'idea di dove fermarci e per quanto. Decidiamo di non passare di nuovo per Hanoi e di andare subito alla prossima tappa.


I PANORAMI DI NINH BINH E TAM COC


Sotto con la prossima città! Poche ore a sud di Hanoi ci fermiamo a Ninh Binh, più precisamete a Tam Coc (tutti questi nomi a caso me li segno perché sennò tra 2 mesi non mi ricordo più nulla), dove possiamo fare un piccolo trekking interessante che porterà a una vista di campi di riso, fiumi e ancora montagne, naturalmente! In particolare qui è anche possibile fare un giro in barca sul fiume, il quale si snoda sotto alcune montagne passandoci attraverso delle caverne naturali, bello!








Qui stiamo qualche notte, allungandoci anche un po' più del previsto perché il mio telefono decide di morire e non accendersi più, non solo minacciando una spesa imprevista ma anche lasciando in sospeso l'esistenza di tutte le foto di viaggio che erano rimaste senza back up! Perdere l'ultimo mese di foto non sarebbe esattamente il top.. Portiamo il telefono in un centro della sua marca e per fortuna in qualche giorno me lo danno perfettamente funzionante, d'ora in poi back up delle foto ogni sera!


Tutto bene quindi, possiamo volgere l'attenzione a dove andare dopo! Se si guardano le foto più note del Vietnam si vedrà spesso questo ponte tenuto da mani giganti, puzza un po' di turistata ma dai, andiamo a dare un'occhiata!


DA NANG E IL PONTE SOSPESO, HOI AN E LE SUE LANTERNE


Ennesimo night bus (ma da noi ci sono i night bus? Se voglio posso andare in Calabria in una notte? Non sarebbe malaccio!) e arriviamo a Da Nang! Qui la città si presenta come molto moderna con vari grattacieli e una lunghissima spiaggia bianca, peccato che sia ancora nuvoloso… Non c'è niente da fare, con il Vietnam non ne stiamo beccando una! Appena arrivati ci informiamo subito su questo ponte e il giorno dopo andiamo a vedere di cosa si tratta. Quando dico “ci informiamo” intendo che vediamo come ci si arriva, per il resto ci lasciamo la sorpresa. Intanto scopriamo che è in cima a una montagna raggiungibile con quella che pare essere la funivia più lunga del mondo (o perlomeno, dice!) e quindi di conseguenza non la più economica del mondo, una volta su ci rendiamo conto che sul cucuzzolo della montagna è stato costruito un interno parco a tema, di cui il famoso ponte è solo una piccola parte! Tra parentesi, carino e tutto ma in foto rende decisamente meglio. Inoltre C'era una folla incredibile, ma questo ce lo aspettavamo.



Per il resto il parco è stato più godibile di quanto ci aspettavamo all'inizio! Abbiamo passato tutta la giornata lì, provando qualche attrazione e girando per il borgo europeo che è stato riprodotto, con tanto di castelli tedeschi e piazze francesi, roba da matti.









Il secondo giorno invece andiamo a Hoi An, paese con centro storico UNESCO e con l'usanza di illuminare il fiume con innumerevoli barchette con lanterne colorate, carinissimo! E' tutto molto turistico ma veramente gradevole da passarci mezza giornata. Essendo venuti qui con il motorino da Da Nang possiamo appurare che le regole stradali non sono esattamente seguite in Vietnam, specialmente se si parla di motorini. Non è raro vedere motorino che vanno contromano, sui marciapiedi e in altri posti dove non dovrebbero andare, inoltre il concetto di precedenza non è esattamente noto, ecco. Basta prenderci un po' la mano e diventare un po' pirati della strada e tutto fila liscio! Anche attraversare la strada sulle strisce o con il semaforo verde diventa facile se si capisce che bisogna lasciarsi scorrere i mezzi accanto perché tanto non rallenteranno nemmeno. In generale comunque non è così peggio di guidare a Torino!




ULTIMA TAPPA, HO CHI MINH/SAIGON


In questo momento siamo più o meno all'altezza di metà del Vietnam. Tra noi e il sud ci separano una serie di città di mare che non ha senso visitare se il tempo si mantiene così com'è ora, decidiamo quindi di prendere un volo al volo per il giorno dopo e atterrare direttamente a Ho Chi Minh, ultima tappa del nostro Vietnam!


Qui dal punto di vista monumentale architettonico non si trova moltissimo, se si esclude una chiesa tutta rosa e la copia di Notre Dame (anche qui piena di impalcature, lo avranno fatto apposta?). In compenso però si può imparare molto su tutte le sfighe che si sono abbattute sui vietnamiti nel corso del 900. Giusto per fare un riassunto, si sono beccati prima della seconda guerra mondiale, nell'ordine: occupazione francese; occupazione giapponese durante la guerra; di nuovo occupazione francese post guerra, francesi cacciati poi dopo la guerra di Indocina; occupazione degli Stati Uniti durante la famosa guerra del Vietnam.


In particolare qui a Ho Chi Minh si può visitare un museo sulla guerra con gli Stati Uniti (quella nota a noi come guerra del Vietnam), i quali al termine della guerra di Indocina impedirono le elezioni che avrebbero unito il Vietnam del nord e sud sotto un governo comunista. Iniziò così il conflitto tra Vietnam del sud, sostenuto dagli USA con base a Saigon, il vecchio nome della città, e Vietnam del nord comunista. Il museo racconta le cose orribili che sono state fatte alla popolazione locale tra bombardamenti, armi chimiche e torture varie. Molto toccante, è la seconda volta che lo visito ma ne vale sempre la pena ed è qualcosa che tutti dovrebbero fare. In generale visitare questi musei locali permette di dare una concretezza a tutti quei conflitti di cui leggiamo e che sembrano sempre così lontani.


In aggiunta siamo andati anche fuori città a visitare le zone di guerriglia con tutti i tunnel nella foresta usati dalla resistenza vietnamita, pazzesco pensare in che condizioni siano vissuti i guerriglieri della resistenza comunista per praticamente venti anni.


In conclusione, chiudiamo con un giretto nella zona del delta del Mekong che si getta in mare dopo aver attraversato 6 stati. Il fiume è enorme e quello che abbiamo visto era solo uno dei tanti rami! Ci sono isole anche molto grandi al suo interno, sembra quasi un enorme lago.






CONCLUSIONE


Siamo arrivati fino in fondo! Ci abbiamo messo circa tre settimane, in qualche modo abbiamo rispettato le tempistiche che ci eravamo immaginati nonostante tutti i cambiamenti che abbiamo fatto in corso d'opera.


Il Vietnam ci è piaciuto molto ma la Thailandia rimane ancora il nostro top. E' stato un po' più costosino dei suoi vicini ma comunque con nemmeno 7 euro a testa a notte si trova una stanza carina. Anche il cibo è un pelo più costoso ma stiamo sempre parlando di pochi euro a pasto. L'unico “problema” del Vietnam è stato che spesso abbiamo fatto ricorso a cose organizzate tra crocierine e giri vari perché spesso non è possibile o è molto complicato fare le cose in autonomia, quindi da questo punto di vista abbiamo speso un po' più del solito.


E' ora per noi di cambiare finalmente stato! La Cambogia ci aspetta!


Commenti

  1. Terra interessantissima il Sud-Est asiatico, presto o tardi ci arriverò anch'io

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  2. Grazie. Solo con Te riesco ad viaggiare in modo virtuale. Grazie per le interessanti scoperte di nuovi territori e bellezze. Un abbraccio Giusy

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  3. From ATA. Tante sagge considerazioni storico politiche! Non mi diventerai vietcong... ricordati che il tuo primo viaggio importante è stato a casa dello zio Sam e che vi i nella terra delle sardine!

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