Giorno 183-200: Filippine, è ora di lasciare il Sud-Est Asiatico!
Iniziamo con il beach time filippino! Organizzare il giro qui non è facilissimo in quanto lo stato è formato da migliaia e migliaia di isole. Come facciamo di solito ci diamo alla lettura di blog di viaggiatori a riguardo per farci un'idea di quale dovrebbe essere il tragitto per chi viaggia la prima volta da queste parti. Il nostro obiettivo è stare 20 giorni precisi e dobbiamo aver chiaro il tragitto per prenotare aerei e cose varie. Purtroppo (o per fortuna) è tutto un saltare tra isole anche abbastanza lontane tra loro e quindi c'è bisogno di un po' di pianificazione per non spendere i miliardi.
Una volta più o meno capito le isole dove andare cerchiamo di incastrare gli spostamenti in maniera più economica possibile ed eccoci qua! Nell'ordine: siamo atterrati a Manila, volati sull'isola di Palawan (nella quale ci siamo spostati in van), preso un traghetto per l'isola di Busuanga, volati sull'isola di Cebu, traghetto per l'isola di Panglao (che abbiamo usato da base per le isole circostanti), altro traghetto per Siquijor, di nuovo traghetto per Cebu da dove abbiamo il volo di uscita dallo stato. Un po' incasinato? Beh, sì! Andiamo con ordine.
ISOLA DI PALAWAN, DA PUERTO PRINCESA AD EL NIDO
Da Manila atterriamo sull'isola di Palawan! Questo nome era uno dei pochi che ci risuonava un po' conosciuto, è forse una delle isole più note delle Filippine dal punto di vista turistico, geograficamente poi è la più occidentale, la più vicina al resto degli stati del Sud Est Asiatico. Scegliamo di atterrare a Puerto Princesa perché il volo era molto economico e prevediamo di starci poco, solo due giorni, il tempo di dare un'occhiata in giro! Prendiamo il motorino, ci indicano la spiaggia più bella dell'area e via! Un'oretta di bolide e ci facciamo il coast to coast dell'isola arrivando alla Talaudyong beach (meglio che mi segno qualche nome altrimenti tra un mese saranno scomparsi dalla memoria!), una bellissima spiaggia semideserta con solo un posticino che fa gli smoothie, per noi la perfezione! Ci passiamo tutto il giorno, chiaramente. Finalmente inizia a tornare una traccia di abbronzatura!
Il giorno dopo saltiamo su un van che si fa mezza isola per arrivare nella parte settentrionale, ad El Nido! Mentre Manila è una grande metropoli quest'isola è praticamente disabitata a eccezione di qualche cittadina (come appunto Puerto Princesa) che si fatica a chiamarla tale. Le strade sono decenti ma il viaggio è abbastanza stressante tanto da meritarsi l'ingresso nella nostra top 5 dei viaggi in van più scomodi (ma deve farne di strada per raggiungere il Laos!).
Arriviamo dunque ad El Nido, una delle mete più quotate e turistiche delle Filippine! Si vede subito che è una cittadina votata al turismo infatti è difficilissimo trovare ristoranti con prezzi locali e questo non ci piace. In compenso il pesce costa pochissimo! Qui confermiamo un trend che avevamo già visto da Manila in poi: tutte le stanze sono sempre fornite di aria condizionata visto che fa piuttosto caldo, il problema è che il modello è un po' strano, mai visto negli altri stati, è terribilmente rumoroso. Addio notti silenziose per un po'!
Anche qui come a Phuket ci sono gli island hopping tour dove in sostanza ti portano in giro per varie isolette e spiagge. Per fortuna sono più bravi a gestire il flusso di persone e non si ha mai la sensazione di affollamento terribile che abbiamo provato con i tour thailandesi. Poi anche qui gli snorkeling sono bellissimi per la presenza della barriera corallina un po' ovunque!
Stiamo alcuni giorni qua, in particolare gli ultimi due li vogliamo passare in qualche posto sperduto e individuiamo una baietta con la sua Bucana Beach che sembra fare al caso nostro. Molliamo gli zaini, prendiamo giusto il costume e saltiamo sul motorino, un'oretta di viaggio e qualche sentiero malmesso dopo (senza considerare l'ormai classico ponte di legno cadente pieno di buchi) e andiamo a passare una notte in un ostello sulla spiaggia! Assolutamente stupendo. Non c'era quasi nessuno e avevamo la spiaggia tutta per noi, una tranquillità tale che verrebbe voglia di tornarci per fare un ritiro spirituale! Il giorno dopo rientriamo in città dove passiamo l'ultima notte prima di saltare su un traghetto che in 5 ore ci porta ancora più a nord, sull'isola di Busuanga, altra meta quotatissima!
L'ISOLA DI BUSUANGA E CORON TOWN
Nonostante questa zona sia ancora più nota dell'altra (soprattutto perché c'è un aeroporto ben collegato con le altre isole) l'aria è meno turistica e la parte dedicata appunto ai turisti è più piccola e concentrata, possiamo quindi ricominciare a trovare posti dove mangiare a 3 euro!
Anche qui le attività must sono vari tipi di tour in giro per le isole, in particolare ci sono molti relitti della seconda guerra mondiale ormai inglobati dai coralli intorno ai quali fare snorkeling, cosa che è stata assolutamente fantastica, di gran lunga il più bel snorkeling che abbiamo mai fatto!
Passiamo qualche altro giorno qui, un'altra cosa carina è stata il tour che di notte porta tra le mangrovie per ammirare i banchi di lucciole che si posano sugli alberi facendoli sembrare alberi di Natale, inoltre è possibile anche vedere il plancton luminescente che risulta visibile agitando l'acqua, l'effetto risultante ricorda una serie di scintille! Ci sono delle foto online dove si vede un colorito verde fortissimo, mi chiedo se sia realistico o se sia tutta magia di Instagram..
BOHOL E PANGLAO
Risaltiamo a bordo di un aereo, il primo aereo a elica del viaggio, tra l'altro! Atterriamo indenni nella seconda città delle Filippine, Cebu, che molliamo immediatamente perché il nostro obiettivo è andare nell'isola di Panglao, altra nota meta turistica. Giornata campale questa, per fare lo spostamento abbiamo dovuto prendere svariati mezzi: tre autobus, un aereo, un traghetto, due tuktuk (che qui chiamano triciclo, essendo di fatto una moto con attaccato un baracchino tipo sidecar abbondante). Ci mettiamo tutto il giorno ma finalmente arriviamo a destinazione.
Panglao è un'isoletta collegata con un ponte a un'isola un po' più grande, Bohol. Il primo giorno, giusto perché abbiamo viaggiato poco il giorno prima, prendiamo il motorino e facciamo tipo 4 ore totali di esplorazione delle due isole, dire che avevamo il culo quadrato è poco! Tra le cose più interessanti ci sono delle strane formazioni montuose chiamate Chocolate Hills, con questo nome perché nel periodo secco (ovvero questo) dovrebbero avere un colorito marrone in mezzo a un mare di verde, nel nostro caso era tutto verde però, cambiamento climatico anche qui? Boh. Inoltre sparsi qua e là ci sono vari parchi santuari che si occupano della conservazione del Tarsio, quell'animaletto pucciosissimo morbidoso tutto occhi, e lo si può osservare nel suo ambiente naturale mentre sonnecchia sui rami. Ci sono mille avvisi all'ingresso che intimano di non fare rumore perché apparentemente è molto sensibile e potrebbe morirne, occhio a non starnutire troppo forte! Comunque troppo carino, sembra creato apposta per essere coccolato!
I giorni seguenti ci dedichiamo di nuovo al mare, che novità! Oltre a molte spiaggette qua e là il piatto forte è, indovina un po'? Lo snorkeling! Ma di questo non ci stanchiamo mai! Dopo quello spettacolare tra i relitti a Coron non ci aspettavamo di trovare di meglio ma siamo subito smentiti! Guardando le pubblicità in giro vediamo che alcune parlano di nuotare con lo squalo balena, quello squalo enorme che mangia plancton con la bocca spalancata. Decidiamo di andare a vedere di cosa si tratta aspettandoci una fregatura e invece!!! Pare che da anni una coppia di squali balena vengano vicino alla costa perché hanno capito che la gente gli dà da mangiare e quindi sono diventati ospiti fissi! Un tizio su una barchetta gira in circolo gettando cibo e gli squali tutte le mattine stanno ore lì a mangiucchiare fregandosene assolutamente di cosa hanno intorno. Un'altra barchetta quindi ci ha portato lì (tipo 20 metri a largo) e ci ha mollati in acqua vicino al tizio che gira, così, a caso!
Prima di iniziare ti avvertono di stargli ad almeno 5 metri di distanza ma è impossibile perché ti nuotano addosso! Ed eccoci qui, a nuotare con questa bestia più lunga di 10 metri, la pinna caudale più lunga di me, un'esperienza assolutamente pazzesca. Lui mangia solo plancton quindi non ti caga di striscio, spesso sbattendoti un po' contro mentre nuota, altro che distanza di sicurezza! Saremmo potuti stare lì ore, è una cosa assolutamente fuori di testa, chissà se da noi è legale una cosa del genere.
Dopo questa esperienza allucinante ne proviamo un'altra strana, ovvero nuotare in un banco di sardine! A quanto pare in un punto specifico della costa non so bene perché staziona questo banco di sardine, enorme, migliaia e migliaia di individui. Ci si può notare in mezzo senza problemi perché i pesci staranno sempre appena fuori portata, muovendosi in maniera caleidoscopica per non essere toccati! Tra l'altro proprio lì c'è un tratto di barriera corallina bellissimo con pesci di tutti i tipi! Esperienza particolarissima anche questa. Le Filippine con lo snorkeling ci sta regalando grandi emozioni!
L'ultimo giorno a Panglao lo passiamo in un ostello sulla spiaggia, finalmente il meritato relax (che fatica la vita del viaggiatore!), soprattutto perché il giorno successivo cambiamo isola e quindi ci aspettano altri 86 mezzi diversi da prendere. Non esattamente agilissimo vivere in uno stato con un miliardo di isole!
ULTIMA TAPPA, SIQUIJOR
Come ultima isola scegliamo Siquijor, abbastanza piccolina da vederne chiaramente tutta la forma salendo su un colle al centro del territorio! La fase relax continua, anche qui prendiamo una stanzetta direttamente sulla spiaggia per goderci gli ultimi giorni. Questa cosa della stanza sulla spiaggia è veramente una figata, peccato che da noi costino così tanto, qui te la giochi con un 20 euro a notte! Giriamo un po' con il motorino e facciamo snorkeling sulla costa visto che ci sono coralli ovunque!
Per l'incredibile terza volta becchiamo il mio amico che abbiamo già incontrato in Vietnam e Cambogia, praticamente ci stiamo inseguendo! Ci prendiamo la solita pizza di celebrazione dell'evento per salutarci credo l'ultima volta prima di rivederci in Italia a meno che non voglia passare anche in Sud America!
Ultimissimissima tappa Cebu da dove prenderemo l'aereo.
CONSIDERAZIONI
Siamo stati tre settimane nelle Filippine quindi ci siamo fatti un'impressione precisa. Avendo dovuto organizzare in anticipo, eravamo un po' in modalità ferie ovvero abbiamo cercato di visitare forse troppe cose rispetto al tempo che avevamo, nonostante abbiamo scelto solo le isole più raccomandate come prima visita e nemmeno tutte! Probabilmente qua e là ci avrebbero fatto comodo un paio di giorni in più visto che gli spostamenti sono abbastanza lenti tra barche e collegamenti terrestri un po' così.
Alla fine siamo rimasti molto soddisfatti! Forse ci aspettavamo dei prezzi un po' più bassi ma rispetto a quelli italiani sono comunque molto economici. Per il resto, come d'altronde in tutto il sud est asiatico, viaggiare qui è super sicuro e tutti sono molto gentili e disponibili, inoltre l'inglese è molto diffuso e lo parlano bene praticamente tutti, il ché rende tutto ancora più facile!
Il mare spesso è azzurro e cristallino e gli snorkeling sono stati stupendi, i migliori che abbiamo mai fatto senza dubbio. Le spiagge invece non sono sempre belle, ha dipeso molto dalle zone e dalle singole isole.
Con questo finiamo ufficialmente il sud est asiatico! Ci mancherà molto, siamo pronti per il prossimo cambio netto di ambiente!
👏👏👏👏👏👏👏👏 bello!
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