Giorno 95-105: Da Mumbai a Goa, ciao India!
Riprendiamo in mano il discorso India. Cambiamo decisamente zona spostandoci un bel po' verso sud con 17 comode ore di autobus notturno. Questi autobus di lunga percorrenza sono dotati di scompartimenti dove siamo addirittura riusciti a dormire decentemente!
MUMBAI!
Sbarchiamo dunque a Mumbai, la zona con più alta densità di popolazione dell'India! La differenza con New Delhi è abbastanza evidente, qui è tutto decisamente più urbanizzato, c'è qualche animale in meno in giro ma in compenso il traffico è dieci volte peggiore!
Arriviamo con qualche ora di ritardo alla nostra stanza, la quale abbiamo trovato con difficoltà perché i problemi che avevamo visto con Booking nei giorni precedenti qui sono moltiplicati. Tantissimi posti sembrano stati appena messi sulla app come se fossero nuovi, quindi senza recensioni, palesemente resettati per cancellare un punteggio negativo. Una miriade ha chiaramente comprato i commenti, tutti scritti simili in inglese e con punteggio altissimo, poi vai a cercare l'unico commento in tedesco ed è un incubo. Inoltre i prezzi sono decisamente altini! Alla fine per Mumbai siamo stati costretti a spendere sui 40 euro a stanza a notte per evitare di finire in mezzo ai topi, una cifra assolutamente fuori di testa per l'India e di gran lunga la più alta del viaggio.
Mumbai dal punto di vista strettamente turistico non offre moltissimo, per la maggior parte nella parte sud della città. La nostra stanza è nella parte nord e quindi si pone il problema spostamento. Il punto è che la città è molto poco navigabile perché le strade sono tutte bloccate ovunque a tutte le ore e non esiste un servizio di metro, il quale è ancora in costruzione. L'alternativa è quella del treno urbano, talmente sovraffollato che si vedono spesso le scene da film di gente appesa fuori dal portellone e stipata dentro il vagone come sardine. In sostanza dobbiamo mettere in conto un viaggio di più di un'ora ogni volta che mettiamo piede fuori casa. Anche Uber è quasi inutilizzabile perché nessuno accetta i tragitti lunghi, siamo stati quindi alla mercé dei taxi che facevano sì prezzi altini per l'India ma poi si sorbivano ore fermi nel traffico incredibilmente rumoroso ed aggressivo.
Come dicevo, non ci sono poi così tanti monumenti, ad esempio il "Gateway of India", un arco eretto nel 1924 per commemorare la visita dei regnanti britannici. Niente di ché ma utile a segnalare il punto dove prendere la barca per l'unica attrazione bella della città, ovvero l'isola Elephanta che ospita un piccolo sito storico molto carino, soprattutto perché sembra essere l'unico posto di Mumbai con un po' di pace!
LE SLUM DHARAVI E DHOBI GHAT
Ora parliamo della parte forse più toccante dell'India. Tramite la app dei soliti free walking tour ci mettiamo in contatto con un ragazzo che vive in una delle slum più grandi di Mumbai. E che è, direte? Sostanzialmente sono quelle che potremmo chiamare favelas, ma non esattamente. Intanto circa metà della popolazione della città (circa 23 milioni di abitanti) vive in queste slum, poi non sono esattamente delle baraccopoli, o comunque non tutte. Appunto per capirne di più ci affidiamo a questo ragazzo che organizza giri per, come dice lui, valorizzare la realtà delle slum e mostrare la dinamicità della comunità che ci vive. Il giro è interessantissimo. In questa slum, chiamata Dharavi, vivono due milioni di persone in pochi km quadrati. Ci ha spiegato che il pil annuale di questa area è di circa un miliardo di dollari per via delle migliaia di piccole attività commerciali che vi sono all'interno.
Abbiamo visto di tutto, tra le principali attività ci sono: il recupero della plastica e di altri materiali dagli scarti e dai rottami, il ché equivale a vedere montagne di rifiuti elettronici e gente con il martellino che separa a mano le varie parti; produzione tessile, quindi anche qui montagne di materiali di scarto rilavorati per produrre tessuti di tutti i tipi; produzione di ceramica, utilizzando forni quasi primitivi per la cottura. A tutto questo si aggiunge produzione di cibo (abbiamo anche visto macchinari industriali), produzione di componentistica per l'industria anche complicata e tanto altro.
Qui dentro sono presenti scuole, polizia e una specie di governo locale, in pratica sono delle città dentro la città. Le condizioni purtroppo possono essere molto disagiate. Ogni pochi metri c'è una porta di una abitazione, le famiglie di fatto vivono in una piccola stanza tutti insieme, spesso senza acqua corrente. Abbiamo visto molte persone lavarsi con un secchio d'acqua in strada. Esistono dei bagni comuni, a quanto pare in media uno ogni 400 persone, con tempo medio di attesa di 15 minuti, non ottimale. È stata una visita molto toccante, di quelle che ci fa ancor più riflettere sul fatto che siamo dei fortunati.
Completiamo il giro con la cosiddetta "lavanderia a cielo aperto", Dhobi Ghat, un quartiere dove l'attività principale è il lavaggio dei vestiti, dando luogo a questa surreale vista di una distesa di indumenti appesi ad asciugare.
RIPOSO A GOA
Dopo questo grosso impatto culturale lasciamo Mumbai per dirigerci verso Goa, ancora più a sud, una tra le più famose località di mare indiane. Restiamo in questa zona vari giorni esplorando le varie spiagge e rilassandoci alla grande. La stagione turistica sta per iniziare quindi non c'è ancora folla, in compenso la stagione delle piogge è appena finita e il tempo è perfetto. È veramente un bellissimo posto e alcuni angoli sono un vero e proprio paradiso del relax, se si fa attenzione a non calpestare cacca di mucca sulla sabbia!
Tra spiagge e yoga arriva il giorno dell'aereo che ci porterà nell'agognata Thailandia!
CONSIDERAZIONI FINALI SULL'INDIA
Come al solito la formula del mettere considerazioni a casaccio random è la preferita!
- l'India è un posto stancante. Viaggiare è stressante per via del contesto rumoroso e caotico, non esiste un posto dove passeggiare tranquillamente. Se non guardi attentamente la strada in tutte le direzioni un tuktuk potrebbe investirti, se guardi la strada calpesti una cacca di mucca. L'attenzione deve sempre essere massima!
- le persone sono gentilissime e questo è molto bello. Ovviamente tenderanno a cercare di fregare un po' il turista e questo richiede una contrattazione continua di tutto. Può anche essere divertente a tratti ma non aiuta a creare un'atmosfera rilassata.
- siamo a fine ottobre e fa ancora caldissimo, i mesi estivi devono essere veramente infernali, poverini.
- Goa è un angolo di paradiso che non sembra nemmeno India. Consigliatissimo inserire qualche giorno qui per riprendersi dal viaggio! In generale a trovare un volo conveniente è una meta assolutamente godibile anche di per sé, perlomeno in questo periodo.
Come commento finale, diciamo che l'abbiamo apprezzata a metà. È stato un viaggio interessantissimo e sicuramente ci torneremo per fare la parte est, ma senza fretta! Di contro non abbiamo trovato quella spiritualità di cui si sente tanto parlare. Probabilmente l'unico modo per trovare pace e spiritualità qui è chiudersi da qualche parte a meditare senza mettere piede fuori, ma a questo punto a cosa serve arrivare fin qui? A questo riguardo infatti abbiamo incontrato una ragazza che viene in India un mese tutti gli anni in questa guesthouse molto carina dove siamo stati in cui il proprietario, maestro di yoga, tiene corsi nella palestrina che ha dentro casa. Bellissimo e tutto, ma questa ragazza in tutti questi anni non era mai nemmeno stata al Taj Mahal, distante solo qualche ora di treno! A casa probabilmente parlerà della sua esperienza in India come bellissima, rilassante e vibrante, con lo yoga quotidiano e la pace interiore, ma nei fatti si fa mezzo mondo di aereo per andare a chiudersi in una guesthouse... Mah, contenta lei!
La nostra esperienza indiana finisce qui per ora,si vola a Bangkok!!
C'è tanto da vivere e vedere e capire, sostanzialmente siamo unici anche nell'esplorazioni....
RispondiEliminaGrazie sempre pr la condivisione erina
Bel resoconto, non mette voglia di andare in India e suscita riconoscenza per chi c'è stato al posto nostro e ce l'ha raccontato. Saluti da ATA
RispondiEliminaResoconto come sempre esaustivo e ben fatto, ora ne sappiamo decisamente di più sulla misteriosa India e le sue megalopoli (anche se più guardo le foto e più sembrano Palermo...) 😁 Daje régaz, avanti tutta con le cavallette di Bangkok adesso!
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