Giorno 6-9: da Istanbul a Kuşadası a Pamukkale via terra

 

Secondo post di viaggio! Ci eravamo lasciati a Istanbul in procinto di prendere il secondo bus notturno della settimana. Stiamo iniziando a renderci conto che ne prenderemo tantissimi perché il sistema ferroviario non è particolarmente sviluppato ed è l’unico modo per coprire grandi distanze in un colpo solo (il mio collo non ringrazia). Abbiamo anche appurato che i siti web locali per prenotare i biglietti funzionano male e non mostrano tutte le soluzioni e che la soluzione migliore è andare alle stazioni o agli uffici delle varie compagnie, come ai vecchi tempi. Grazie a Yuri che ha avuto l’illuminazione e ha trovato un ufficio a 2 minuti dall’ostello o avremmo dovuto perdere mezza giornata per andare alla lontanissima stazione degli autobus di Istanbul!

10 ore di bus e 26€ ci portano a Kuşadası, una cittadina sulla costa mediterranea vicina al parco archeologico di Efeso, che è il nostro prossimo obiettivo. Inizialmente dovevamo fermarci a Izmir ma due chiacchiere con il tipo di un’agenzia dal quale siamo andati esplicitamente per rubare informazioni ci fanno capire che la nuova soluzione è la migliore e che Izmir “è una città grande con niente di interessante”, chissà magari tifava la squadra avversaria!

Qui passiamo due giorni, ci rilassiamo un attimo facendo un po’ di mare e andiamo a visitare Efeso (l’accento va sulla E o sulla e? non lo sapremo mai), un sito romano con rovine veramente notevoli, tra cui un teatro e la più famosa biblioteca di Celso (per gli interessati, l’ingresso costa 13€).


Essendo una città turistica i prezzi non sono esattamente bassissimi ma in qualche modo ci arrangiamo. L’host dell’hotellino di Kuşadası è stato il migliore fino ad ora, aveva appena aperto e ci salutava ogni volta con un calore assolutamente eccessivo!

Quindi dopo due giorni di abbrustolimento prendiamo un bus che in 4 ore ci porta a Denizli, a due passi dalla famosa Pamukkale. A Pamukkale è presente questo sito naturale formatosi dall’accumulo di calcare di sorgenti termali come le nostre terme di Saturnia, anche se al loro contrario è enorme, letteralmente una montagna.  Ora, se googolate Pamukkale troverete delle foto incredibili che forse sono un tantinello esagerate prese probabilmente in momenti molto specifici da posizioni molto specifiche. Ciò non toglie che lo spettacolo sia notevole e camminarci sopra è stato veramente particolare. Il nome in turco significa “castello di cotone” e non è difficile immaginare perché, guardando le foto.




La storia di questo posto è particolare: fino a poche decine di anni fa sono stati costruiti hotel direttamente sopra il sito, compresa una strada di asfalto che ci passava letteralmente in mezzo, un vero incubo anche senza essere particolarmente ambientalisti. Quando gli scarichi degli hotel hanno iniziato a far annerire il colore bianco l’UNESCO è intervenuta tirando giù tutto e iniziando a gestire il sito per far tornare il bianco naturale muovendo l’acqua presente nelle varie zone a turno, a quanto pare il sole farebbe tornare le vasche vuote del colore originario.

Noi siamo capitati in un momento secco quindi solo una parte delle pozze erano piene d’acqua, probabilmente con la pioggia lo spettacolo assomiglierebbe di più a quello che si trova su internet. Ah, ingresso 13€ (mi è preso di mettere i prezzi delle cose, va così).

 




Aldilà di questo, la cittadina non ha nient’altro da offrire. Di particolare c’è che l’acqua termale arriva fino al paese e quindi tutti gli hotel, dalla peggiore baracca in su, hanno la piscina. Non so se sia particolarmente igienico ma ci è sembrata una cosa bella!

L’unica cosa da fare quindi è tornare a Denizli per prendere il prossimo piacevole night bus che ci porterà in altre 10 comode ore a Göreme, il cuore della famosa Cappadocia.

Cosa dire di questi giorni? Ci sentiamo molto in vacanza, tra mare e luoghi molto noti. Di ostelli non ne abbiamo trovati quindi niente racconti strani, solo molti turisti, tantissimi europei chiaramente. La Cappadocia è su questa linea, sarà dopo che inizieremo a toccare posti lontani e inusuali, per il momento ci godiamo questa fase rilassata!

Nota per me stesso del futuro: comprare cuscino da viaggio comodo oppure perdere la testa prestissimo.

Alla prossima tappa!

Commenti

  1. forza ragazzi. martedì inizio il mio mese di ferie così potrò dedicarmi ai miei hobbies. buona continuazione. Salvo

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  2. ATALARICO - Ha ragione l'omino del centro informazioni, a Izmir vale a dire l'antica Smirne (odioso questo vezzo di cambiare i nomi storici delle città per attribuirne uno locale senza senso e senza storia) non c'è un caxxo, è solo una base di partenza per altri luoghi... avete fatto benissimo quindi a ignorarla. Però l'omino andava fotografato e così pure l'host simpatico dal saluto enfatico...eheheh... Efeso è sicuramente interessante però è anche il posto più torrido del mondo per cui sconsigliabilissimo da visitare in piena estate!

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  3. ...dimenticavo: mancano le foto di Kusadasi o come si chiama...della stazione balneare insomma... è d'uopo documentare tutto!

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